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Il dibattito

Ma chi fu l’artista che realizzò il Cavaliere?  Il dibattito  tra gli studiosi si è focalizzato su due artisti senesi che frequentarono nello stesso periodo la città di Lucca: Jacopo della Quercia e Francesco di Valdambrino. Per lungo tempo, a partire dall’attribuzione di Carlo Ludovico Ragghianti negli anni ’30 del Novecento,  l’opera è stata attribuita a Francesco di Valdambrino. Fu  Middeldorf, sul finire degli anni Settanta, a proporre per la prima volta il nome di Jacopo della Quercia.


La Vergine

Lo stile di Jacopo della Quercia fondeva in un impianto classico fiorentino suggestioni formali  del Nord Italia (lombarde e Venete). Come del resto Francesco di Valdambrino, egli era interessato al naturalismo moderno chiave del Rinascimento.

Jacopo e Francesco realizzarono rispettivamente le sculture della Madonna di Ferrara e della Madonna di Cerreto. Nel primo caso lo scultore utilizza il marmo, mentre per la seconda opera l’autore utilizza il legno, meno riconducibile all’arte classica. Queste sculture sono servite per confrontarle con il Cavaliere di   Cassiano e poter così scoprire uno schema stilistico.

La scultura del cavaliere si discosta quindi dallo stile di Jacopo in quanto mancava di intensità carnale e nitidezza geometrica. Il cavaliere, a sua volta, non mostrava la gentilezza tipica della Madonna di Francesco. Inoltre, la tecnica utilizzata nel mantello del personaggio non corrispondeva allo stile di Francesco, mentre ricordava lo stile della Madonna di Jacopo.

Pertanto, si ritiene che l’autore fosse probabilmente Jacopo della Quercia, ma non tutti i critici concordano con questa conclusione.